venerdì 10 aprile 2009

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Ancora scosse, si sposta fronte del sisma

L'AQUILA - Non c'é tregua per i circa 18mila senza tetto ospitati nelle 31 tendopoli allestite all'Aquila e provincia. Anche la scorsa notte, la terra ha continuato a tremare. Tre le scosse più forti, avvertite anche, oltre che in tutto l'Abruzzo, in gran parte del centro Italia, da Roma a Napoli. Alle 0,55 la prima, di magnitudo 4.3; alle 2,52 quella più forte, di 5.2; alle 5.14 la terza, di magnitudo 4.6. Ma il fronte del terremoto si sta spostando, e questo impensierisce i geologi: dalla scorsa notte l'epicentro si è spostato sulla direttrice più a nord L'Aquila-Pizzoli-Barete. Le nuove scosse hanno causato nuovi crolli nel centro dell'Aquila e nelle zone già colpite, ma fortunatamente senza coinvolgere persone. Con il passare delle ore, intanto, si affievoliscono sempre di più le speranze di non aggiungere altre bare a quella triste lista che conta ad oggi 273 morti accertati. Sono infatti ormai trascorse più di 24 ore dall'ultimo salvataggio tra le macerie e siamo ad oltre 72 ore dalla tragedia: tempi che, statisticamente, lasciano poco sperare per quella decina di persone che figurano ancora nella lista dei dispersi. Tra loro c'é anche una giovane promessa del rugby: Lorenzo Sebastiani, pilone cresciuto nell'Aquila Rugby e ora in forza all'Accademia federale a Pisa. Lorenzo ha partecipato due anni fa ai Mondiali Under 19. Di lui non si hanno notizie dalla notte tra domenica e lunedì, quando la sua casa è stata ridotta in un cumulo di macerie. Ma si continua a scavare. "Scaveremo fino a Pasqua" aveva detto ieri il ministro dell'Interno Maroni. Ed anche oggi, la disperata ricerca tra le macerie proseguirà senza sosta, nella speranza di altri miracoli. L'altra sera, il "miracolo" di Eleonora Calesini, 20 anni, estratta viva dalle macerie dopo 42 ore, aveva restituito forza e fiducia a Vigili del Fuoco e volontari, impegnati nelle operazioni di scavo e di rimozione delle macerie. Ieri però, poco dopo la mezzanotte, sono stati trovati i corpi senza vita di due dei quattro giovani dati per dispersi nel crollo della Casa dello Studente, all'Aquila. Oggi, tra la popolazioni terremotate, c'é attesa per l'annunciata visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato sarà in mattinata al centro di coordinamento della Protezione civile, allestito nella scuola per ispettori della Guardia di Finanza. Ma chissà che non trovi il tempo per fare un salto in una delle tendopoli e portare una parola di conforto e di speranza ai tanti senzatetto. E nei prossimi giorni ha promesso la sua visita anche Papa Benedetto XVI, che si è detto da subito profondamente colpito per questa immensa tragedia. Intanto, ci si prepara per dare, domani, l'ultimo saluto collettivo alle vittime del terremoto. I funerali di stato si terranno alle 11 nel cortile interno della scuola della Guardia di Finanza, celebrati dall'arcivescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari.

lunedì 6 aprile 2009

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TERREMOTO IN ABRUZZO

DATI EVENTO

Event-ID 2206496920
Magnitudo(Ml) 5.8
Data-Ora 06/04/2009 alle 03:32:39 (italiane) 06/04/2009 alle 01:32:39 (UTC)
Coordinate
42.334°N, 13.334°E
Profondità 8.8 km
Distretto sismico
Aquilano

Comuni entro i 10Km L'AQUILA (AQ)LUCOLI (AQ)SCOPPITO (AQ)TORNIMPARTE (AQ)
Comuni tra 10 e 20km BORGOROSE (RI)BARETE (AQ)CAGNANO AMITERNO (AQ)CAPITIGNANO (AQ)FOSSA (AQ)OCRE (AQ)PIZZOLI (AQ)ROCCA DI CAMBIO (AQ)SANT'EUSANIO FORCONESE (AQ)
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TERREMOTO IN ABRUZZO

Un terremoto di magnitudo(Ml) 5.8 è avvenuto alle ore 03:32:39 italiane del giorno 06/Apr/2009 (01:32:39 06/Apr/2009 - UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Aquilano. I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo.

La scossa è stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4:37 italiane con magnitudo pari a 4.6. Tutte queste scosse sono avvenute a profondità crostali (entro i 10-12 km), tipiche dei terremoti dell'Appennino. Questa circostanza determina un forte risentimento dello scuotimento in area epicentrale.
Tutte le stazioni della Rete Sismica Nazionale dell'INGV hanno rilevato chiaramente le onde sismiche generate dalla scossa principale.
Sul sito dell'INGV(alla voce Terremoti Recenti) vengono riportate tutte le informazioni sull'evento sismico e sul suo inquadramento nel contesto della sismicità precedente e della classificazione sismica del territorio.
La zona è stata oggetto di una sismicità frequente con caratteristiche di sciame sismico a partire dal mese di gennaio 2009, con centinaia di scosse tutte di modesta entità, fino all'evento di magnitudo 4.0 avvenuto il 30 marzo scorso.
Si sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell'istante e della forza dell'evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Una scossa quale quella che si è manifestata oggi viene normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili.
La zona in oggetto è stata sede in passato di forti terremoti. In particolare, l’attività di questi giorni si colloca tra la terminazione meridionale della faglia che si è attivata nel terremoto del 1703 (Int. MCS del X grado MCS, pari a Magnitudo circa 6.7) e i limiti settentrionali della faglia associata nei cataloghi al terremoto del 1349 e di quella denominata “Ovindoli-Piani di Pezza”.
Si ricorda che i comuni interessati ricadono tra la prima e la seconda categoria della classificazione sismica del territorio nazionale. Negli ultimi anni la zona non è stata interessata da forti terremoti.
Subito dopo il manifestarsi dell'evento l'Istituto si è mobilitato inviando nell'area colpita le sue strutture di emergenza quali la rete mobile e altre squadre di rilevatori.
Roma 6 Aprile 2009 ore 6:30
Il Funzionario di turno
Dr. Massimo Di Bona

Nota sulla magnitudo: la magnitudo usata di routine per stimare la grandezza di un terremoto è la cosiddetta Magnitudo Richter o Magnitudo Locale (Ml), che viene calcolata sull'ampiezza massima della registrazione sismica di un sismografo standard (a corto periodo). Viceversa la Magnitudo Momento (Mw) viene elaborata attraverso un trattamento numerico dell'intero segnale sismico su tutte le frequenze evidenziate dalla registrazione. Per terremoti forti la Mw viene ritenuta una stima più accurata della severità dell'evento.


domenica 5 aprile 2009

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Criticano insegnante su Facebook



PAVIA, 5 APR - Alcuni studenti di terza media di Pavia sono stati sospesi dalle lezioni, dopo avere criticato una loro insegnante su Facebook.I ragazzi, dell'istituto Casorati, hanno prima creato un gruppo sul social network, inserendo anche alcune foto della loro docente. Poi hanno riportato alcuni loro giudizi: affermazioni che, secondo i responsabili della scuola, mettono in discussione anche la professionalita' dell' insegnante.