mercoledì 18 novembre 2009

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Anidride Carbonica, l'equilibrio si è rotto. Senza azioni concrete la temperatura salirà di 6°

L'equilibrio fin qui esistente tra le emissioni di anidride carbonica (CO2) e la capacità di assorbimento da parte degli ambienti naturali, soprattutto gli oceani, si è rotto e, se la rotta non sarà cambiata rapidamente con azioni concrete, la temperatura globale è destinata a crescere fino di 6 gradi, con conseguenze catastrofiche per tutti. Se molti scienziati avevano previsto la rottura del ciclo della CO2, per la prima volta una ricerca internazionale lo dimostra. Lo studio è stato realizzato da 31 ricercatori di sette nazioni (Gran Bretagna, Australia, Stati Uniti, Francia, Brasile, Norvegia e Olanda) ed è stato pubblicato on line della rivisata Nature Geoscience ed è stata condotto nell'ambito del Global Carbon Project, fondato nel 2001 per quantificare le emissioni globali di anidride carbonica e individuarne le cause.
Lo studio dimostra che negli ultimi 50 anni la media delle emissioni di CO2 rimasta nell'atmosfera ogni anno è stata pari al 43%, mentre il resto è stato assorbito dal terreno e dagli oceani. In particolare, dal 1959 al 2008 la frazione rimasta nell'atmosfera è aumentata dal 40% al 45%: segno, rilevano gli autori dello studio, di una perdita di efficienza delle riserve naturali. «È la prima evidenza di come le riserve naturali stiano rispondendo ai cambiamenti climatici», dice la coordinatrice della ricerca Corinne Le Quere, dell'università britannica di East Anglia e del British Antarctic Survey.